Silke e Wolfgang. Due ospiti che, col tempo, sono diventati quasi di casa. Un tempo arrivavano in macchina, con motore potente e voglia di passi dolomitici. Oggi scelgono il treno. Per scelta. Lasciandosi portare. In treno fino a
Bolzano, poi in funivia fino a Soprabolzano e infine con il storico trenino del Renon fino a Costalovara.
La RittenCard gliela inviamo in anticipo, in formato digitale. Così possono viaggiare senza pensieri, gratuitamente. Senza biglietti, senza traffico. Solo natura che scorre, aria fresca e la sensazione di essere già quasi arrivati.
Questa volta si sono fermati di più. In terrazza, in giardino, al lago. Ogni tanto una camminata, nel bosco, lontano da tutto. Nessuno intorno. Solo il canto degli uccelli, il fruscio delle foglie e il cielo sopra i rami.
E poi, al momento della partenza, Wolfgang dice una frase. Sottovoce, quasi per caso. Ma resta nell’aria.
«Credo che siamo stati davvero via. Non solo geograficamente.»
Sì. È proprio così che si sente il tempo-lago.