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Le storie del lago

Lettera aperta a… TE

Ciao. Ehi ciao, dico a te! Sì, proprio a te! Sono contenta di poter finalmente scambiare quattro chiacchiere assieme, in tutta tranquillità.
Già, perché ho qualcosa da dirti. Sai come sono, adoro il contatto personale, mi piace parlare apertamente di quello che mi sta a cuore, alla pari, anche se, o forse proprio perché io e i miei alberi siamo abituati a guardarti dall’alto verso il basso. Proprio così, sono io: la tua foresta. La foresta che ti ripara dai raggi del sole quando te ne stai seduto sulle sponde del lago in piena estate, quando la tua anima si riposa. La foresta che ti propone una boccata di ossigeno quando senti il bisogno di una pausa. La foresta che ti accoglie tra le sue fronde verdi, che ti rassicura, che ti aspetta sempre a braccia aperte e che gioisce quando nota che le piante e gli animali del bosco riescono a farti brillare gli occhi ancora una volta, a regalarti nuova energia vitale. Sono io, la tua foresta. La tua amica. Questa volta ho bisogno di porti qualche domanda: quando vai a trovare un tuo caro amico, lasci la tua spazzatura sul tappeto del suo salotto? Butti l’immondizia a terra con totale noncuranza? Lo stordisci con la tua musica a tutto volume? Distruggi le sue cose? No?! Bene, allora ti chiedo una cosa. Sì, la chiedo proprio a te, a te che leggi in continuazione e su tutti i social media, sulle riviste e sui giornali articoli sulla sostenibilità, sulla consapevolezza ambientale, sulla tutela ambientale. A te che che conosci fin troppo bene le regole comportamentali, e che ci tieni a trasmetterle ai tuoi figli e ai tuoi nipoti:

perché ti comporti così con me?
Perché con me lo fai?

Ehi, mi ascolti?
Sei ancora qui?

Mi senti?