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Le storie del lago

Il regno della MTB è in cima all’Alto Adige

Il punto più alto del Renon tocca i 2.260 metri. Diciamolo pure, in termini di altitudine il Corno del Renon non è in grado di competere con le cime circostanti, ma la sua vista panoramica incanta ogni ciclista. E chi preferisce lo spettacolo dei pendii tra i massicci rocciosi più imponenti, lungo i trail dedicati alle mountain-bike, partendo dal Lago di Costalovara e arrivando fino al Corno del Renon, troverà trail dagli scorci a dir poco mozzafiato. Dopo un caffè al volo al bar e un altrettanto rapido controllo dell’attrezzatura, salgo in sella e premo il pulsante di accensione del navigatore. Adoro pedalare tra la natura affidandomi alle indicazioni del GPS fissato sul manubrio. Se non facessi così la sosta costante davanti alle biforcazioni, il tirare fuori dallo zaino la cartina e il ragionare sul percorso da seguire, interromperebbero il mio flow. Ieri sera dopo aver mangiato il dessert, Klaus, il padrone di casa, mi ha indicato velocemente un percorso adatto alle mie aspettative, simulandolo lì sul momento. E devo ammetterlo: Klaus di MTB ne sa eccome! Subito dopo aver superato il lago svolto a destra in direzione località Stella. Nella foresta ancora avvolta nella nebbia del primo mattino la visuale è piuttosto ridotta. La pioggia di ottobre di ieri sera ha abbassato le temperature creando le condizioni perfette per un patito di mountain-bike del mio calibro. Chapeau, caro Klaus, per la combinazione di trail che mi hai suggerito. Questo è il mio pensiero costante mentre mi diverto a spingere sui pedali e a premere sui freni. Asfalto per iniziare, strade forestali e passaggi su sentieri scorrevoli per continuare: un mix grandioso! E la salita sempre affrontabile, soprattutto per chi è seduto sulla sella di una bicicletta senza supporto elettrico ed affronta il dislivello con la sola forza muscolare. Gli escursionisti che incrocio mi guardano stupefatti e di tanto in tanto mi incitano con qualche parola incoraggiante, soprattutto lungo l’ultimo tratto in prossimità della vetta: “Bravo, ce l’hai fatta anche senza motore!”
I cowboy delle Alpi

A causa delle previsioni del tempo incerte di questa mattina solo pochi escursionisti hanno osato spingersi a piedi fino al Corno del Renon. E così riesco ad apprezzare ulteriormente la pace che si respira sulla cima dell’altopiano di quarzo e porfido che troneggia su Bolzano. Parcheggio la bici, mi tolgo lo zaino dalle spalle e appoggio il casco sulla cengia rocciosa riscaldata dai raggi del sole e orientata ad est, verso il panorama dolomitico. L’atmosfera che mi circonda e lo scenario davanti ai miei occhi mi ricordano un film western. Impossibile non intitolare questo momento: “I mountain-biker, i cowboy delle Alpi”.

Il paesaggio montano attorno a me, qui a 2.260 metri di altitudine nel cuore dell’Alto Adige, mi fa dimenticare rapidamente lo sforzo delle ultime ore. All’improvviso vengo colto da una piacevole sensazione di calma. Tutti i monumenti in roccia e ghiaccio che si stagliano davanti a me sono di una bellezza eterna. Così, prima di impugnare la mia borraccia, prendo la macchina fotografica e aguzzo brevemente lo sguardo proprio come farebbe un vero cacciatore. Perché, nonostante l’eternità del paesaggio, la luce resta pur sempre l’elemento decisivo per rendere perfetto uno scatto. E qui, sul Corno del Renon, una delle vette più bramate dai cultori della MTB, abbondano gli scorci da immortalare.

Nonostante l’ausilio del GPS, poco dopo aver superato i masi storici sopra la località Stella, sulla strada di casa mi perdo. Probabilmente stavo pedalando troppo in fretta e per questo non ho fatto caso all’incrocio con il sentiero 9. Ora non mi resta che affidarmi all’istinto. Al bivio successivo mi dirigo verso sud-est. Un sentiero stretto si snoda come un’autostrada canadese attraverso la foresta e il suo terriccio ricoperto di muschio. A sinistra e a destra i larici si innalzano al cielo. Le fronde degli alberi iniziano a tingersi dei colori caldi dell’autunno. La mia deviazione si rivela essere un piacevole tour nel bosco; appena sopra il centro culturale Lichtenstern ritrovo l’imbocco che mi riporta al percorso originale. Tra una decina di minuti mi sederò sulla terrazza del Weihrerhof e sorseggerò una doppio malto. Le prossime quattro curve mi tornano molto familiari.


Dettagli del tour
Giro in mountain-bike dal Lago di Costalovara al Corno del Renon
Percorso: 32 km
Dislivello: 1.120 metri
Difficoltà tecniche: nessuna (S0, S1)