Finché la barca va...

Il lago sotto di noi è placido. Siamo completamente avvolti nel silenzio. Ad interromperlo qualche fresco zampillo d’acqua che bagna lo scafo della nostra piccola imbarcazione a remi, il rumore delle pale del timone e il canto melodico dei grilli.

La pace. Esistono pochi luoghi dove è possibile trovarne così tanta come qui, sul Lago di Costalovara. E tutt’intorno.

La barca scivola sullo specchio d’acqua, passando davanti all’isola dove questa mattina abbiamo gustato la colazione. Tra i riflessi del lago spuntano le cuffie di alcuni nuotatori solitari che, dopo aver appeso le loro amache tra gli alberi a riva, come noi si godono la brezza serale e le onde al calar del sole.

I pensieri si allontanano, l’anima vaga leggera. Non attendavamo altro! Lo sguardo si posa sulle montagne e sulle fronde degli alberi riflesse nel lago. Gli occhi guardano lontano, lì dove lo Sciliar si è appena tinto delle sfumature rosse del tramonto, lì dove le aquile si spostano assieme al vento pronte ad afferrare la loro preda.

Ci lasciamo trasportare, letteralmente. Lasciamo che sia la natura a cullarci. Il lago ci spinge dolcemente al centro. Di tanto in tanto correggiamo la rotta con un colpo di remi. Le parole sono superflue. Ci godiamo il momento e questa esperienza unica.

Appena la brezza alpina inizia a rinfrescare la pelle, i nostri occhi sono già colmi di immagini, di colori, di luce. I cancelli della piscina nel giardino sono già chiusi da ore, gli ultimi nuotatori hanno arrotolato le loro amache colorate e sono rientrati in casa. La luna fa capolino dietro alle cime montuose, le temperature si abbassano, la notte avanza. Un’altra calda giornata estiva sta per concludersi. Impugniamo i remi e torniamo a riva. Con la prua rivolta verso il Weihrerhof, verso il tavolo già imbandito per la cena...